Questa sera abbiamo partecipato al tavolo tecnico di confronto sul progetto del nuovo Depuratore del Garda, organizzato da Acque Bresciane, per discutere dell'ipotesi di realizzare il nuovo impianto nel comune di Lonato.
Qui trovate le osservazioni che abbiamo portato, sulla base del percorso fatto negli ultimi anni in merito a questa questione:
- portare tutti i reflui dei comuni gardesani a Lonato, come previsto dall’attuale proposta sul tavolo, significherà che le acque fognarie prodotte a Gargnano o Toscolano dovranno percorrere tutta la costa del lago prima di venire depurate, con tutti i costi e i rischi connessi. Ci sembra un modo per aggirare, più che per rispettare, la mozione Sarnico, la quale prevedeva che la depurazione dovesse avvenire, per quanto più possibile, in prossimità dei territori produttori dei reflui stessi. Riteniamo sarebbe utile e necessario, come detto tante volte in passato, realizzare un secondo depuratore intermedio per esempio a Salò (o San Felice del Benaco) per gestire tutti i reflui della parte nord del lago. Per quanto riguarda lo scarico dell’acqua depurata sottolineiamo come ad oggi il divieto di scaricare a lago non sia imposto da nessuna legge o norma, ma sia semplicemente una scelta progettuale.
- l'area individuata ad Esenta è l’ennesima area verde ad uso agricolo (come lo era a Gavardo). Non è accettabile che con tutti i siti industriali dismessi che ci sono nel nostro territorio non si riesca a recuperarne uno per localizzare il sito depurativo, piuttosto che consumare migliaia di metri quadri di suolo agricolo. Comprendiamo che costi molto meno ma come al solito non si valutano e considerano i costi ambientali legati al consumo di suolo.
- il nuovo progetto prevederebbe ancora lo scarico nel Chiese, nonostante sia a soli 7 km di distanza in meno rispetto al Mincio che sarebbe invece un recettore molto più idoneo e soprattutto metterebbe a tacere tutte le critiche dei comitati. In tale prospettiva andava presa maggiormente in considerazione la nostra proposta di localizzare il depuratore a Desenzano che avrebbe consentito di bypassare lungolago l’anfiteatro morenico evitando il pompaggio in quota dei reflui e risolvendo quindi le problematiche che ora si presentano per un eventuale conferimento dell'acqua depurata da Esenta fino al Mincio.
Crediamo che da questi confronti, che si sarebbero dovuti svolgere molto prima durante questi ultimi anni, possano uscire tanti spunti utili ad individuare la soluzione migliore per la depurazione dei comuni gardesani, ma non bisogna dimenticare quanto sia importante per la buona riuscita del progetto, la costante e necessaria opera di ammodernamento e separazione delle reti fognarie locali dei vari comuni e la progressiva eliminazione di tutti quegli scarichi a lago che da anni ormai scaricano quotidianamente in acqua reflui non depurati.
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