Il parcheggio della biblioteca di Villa Brunati a Rivoltella presto diventerà a pagamento, e probabilmente non sarà l'unico tra quelli presenti lungo la fascia a lago del nostro comune.
La notizia circola da alcuni giorni, ma durante l'ultimo Consiglio Comunale ho voluto chiedere conferma direttamente all'Amministrazione, in particolare all'Assessore al Bilancio.
La motivazione ufficiale di questa scelta, a nostro avviso sconsiderata, deriva dalla necessità di raccogliere soldi per fare fronte ai previsti aumenti dei costi di energia e materie prime, che impatteranno pesantemente sulle casse comunali.
Ma ci chiediamo, che senso ha intervenire con interventi strutturali come la revisione del sistema parcheggi per fare fronte a necessità emergenziali e ci auguriamo temporanee come quelle legate alla crisi energetica?
Inoltre, ne siamo convinti, su questo fronte arriveranno a breve sussidi governativi che aiuteranno i comuni a fare fronte all'aumento dei costi.
Intanto con questa manovra si stravolgono completamente gli equilibri e gli assetti dei parcheggi nella zona del centro storico di Rivoltella, quei parcheggi che oggi servono la biblioteca di Villa Brunati dove tanti giovani si ritrovano per studiare, la chiesa di San Biagio, le tante attività di via San Zeno e di via Di Vittorio che con fatica hanno resistito alle difficoltà dovute alla pandemia e anche grazie alla presenza di parcheggi gratuiti ed accessibili riescono a lavorare, e la spiaggia del porto di Rivoltella.
Insomma un intervento pesante ed impattante, che cambierà le abitudini di chi oggi frequenta e rende viva questa parte importante della nostra città, e che arriva in un periodo già complicato in cui le attività devono fare i conti con pesanti aumenti dei costi.
L'Assessore afferma che qualora l'emergenza e quindi la necessità di risorse dovessero rientrare queste scelte potrebbero essere riviste, ma onestamente non ho ricordi di parcheggi che una volta diventati a pagamento poi siano ritornati gratuiti a distanza di mesi o anni, anche perché risulta evidente che quei soldi, anche una volta finita l'emergenza, faranno certamente comodo a chi si troverà ad amministrarli, ma a pagare sono sempre i cittadini!
Su questo argomento avremo sicuramente modo di tornare ed entrare nel merito delle cifre nella sede opportuna, ovvero il prossimo mese quando si discuterà il bilancio di previsione per il 2023, ma nel frattempo è giusto che ci si ponga queste domande e che i cittadini si interroghino sulla effettiva utilità di un intervento di questo tipo, in un momento certamente non facile da un punto di vista economico come quello che stiamo attraversando.
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