Domani 1 ottobre apre la caccia agli uccelli acquatici sul Lago di Garda.
Circa un anno fa si è verificato lungo le nostre coste uno spiacevole episodio, che ha coinvolto un folto gruppo di volatili abituati a stazionare in una zona tranquilla in prossimità di un canneto nell'area del Vò.
Alcuni cacciatori hanno approfittato dell'assembramento per fare razzia, abbattendone oltre 20 esemplari.
Si tratta di un contesto in cui questi animali sono abituati a trovare riparo, una zona sicura poco frequentata, peraltro vicina ad alcune abitazioni ed attività quindi con un potenziale rischio anche per l'incolumità delle persone.
A questo proposito abbiamo presentato alcune settimane fa una interrogazione all'Amministrazione Comunale, per fare chiarezza e proporre un intervento specifico di interdizione alla caccia in quel tratto di costa per ragioni di pubblica sicurezza.
La nostra richiesta non è stata accolta ma confidiamo quantomeno che possa essere servita ad innalzare il livello di attenzione e a garantire un maggiore controllo da parte di tutti gli organi preposti.
In questo caso specifico non è in discussione il tema della caccia in senso ampio, che meriterebbe una riflessione ben più articolata, bensì un avvenimento specifico che mi pare di poter definire più simile ad attività di bracconaggio, rivolta ad animali che in quell'ambiente trovano rifugio.
